Il ruolo dell’ outfit nella presentazione efficace di sé stessi.

Presentare noi stessi in modo efficace significa valorizzare il nostro Brand attraverso una comunicazione chiara ed efficace che evidenzia le nostre peculiarità distintive al fine di distinguerci ed emergere tra i nostri competitors. In questa performance di auto-promozione l’outfit che esibiamo ricopre un ruolo importante, in quanto influisce su noi stessi e sulle persone con cui ci relazioniamo. Quando indossiamo l’abito giusto per noi e per il nostro ruolo, ci vediamo ben rappresentati fuori e ci sentiamo a nostro agio dentro, di conseguenza la nostra auto-percezione migliora e la nostra auto-efficacia si rinforza. In parallelo, gli altri che ci osservano notano la gradevolezza del nostro aspetto e la sicurezza del nostro atteggiamento e si fanno di noi una buona impressione che si traduce in un giudizio di valore favorevole; questo  feedback positivo da parte dei nostri interlocutori, a sua volta va a consolidare la nostra autostima che, come ben sappiamo, dipende anche dalle nostre relazioni con l’esterno e con gli altri.  

Il Personal Branding nell’era digitale diventa “social”.

Da sempre, fare attività di personal branding è una scelta obbligata specialmente se abbiamo obiettivi professionali e di business. Nell’era digitale, tutti noi viviamo una vita reale e una virtuale ed entrambe devono combaciare ed evolvere in modo armonico. Negli ultimi anni la dimensione online ha preso il sopravvento in termini di visibilità e quindi, a maggior ragione in ambito professionale, costruirci una presenza qualificata online è un must, in quanto ci permette di raggiungere diversi segmenti di target ed estendere il nostro campo di azione. Il mercato globalizzato infatti, offre moltissime opportunità e per questo richiede una gestione oculata del pubblico che è composto da utenti e clienti molto informati ed esigenti e che hanno a disposizione molti strumenti per giudicarci e molte alternative dove poter orientare le loro scelte.

Social Personal Branding: che cos’è e come si fa.

I social media oggi la fanno da padroni ed è soprattutto su queste piattaforme che dobbiamo programmare la nostra presenza, il nostro posizionamento e la nostra reputazione; vale a dire il nostro Social Personal Branding. Si tratta di un’attività pensata e organizzata, un’autopresentazione efficace di noi stessi che attraverso una comunicazione seduttiva ed elegante ci racconta, ci promuove e fa in modo di convincere del nostro valore i nostri interlocutori diretti e indiretti.  Il social personal branding si sviluppa in quattro principali step:

  1. farci conoscere per quello che vogliamo essere e per quello che sappiamo fare attraverso lo storytelling;
  2. attirare l’attenzione delle persone potenzialmente interessate alla nostra proposta attraverso la condivisione di contenuti di valore;
  3. costruire una relazione interattiva con i nostri prospect con azioni utili come mettere a disposizione risorse gratuite
  4. convincere il nostro target a comprare il nostro prodotto/servizio, assumerci o ingaggiarci per un incarico, grazie ad un’efficace call to action

Linkedin: il social media a vocazione professionale.

Linkedin, più o meno come gli altri social, costituisce una vetrina per la nostra persona ed agisce come altoparlante della nostra autorevolezza professionale; oltre a questo assolve ad un altro importante compito: mette in contatto domanda e offerta. Quando decidiamo di aprire il nostro account Linkedin, dobbiamo avere chiara la nostra Vision/Mission/Ambition per comunicarla in modo adeguato; dobbiamo informare in merito alle nostre competenze acquisite grazie al nostro percorso di studio e alla nostra esperienza sul campo, cercando di farle percepire come un patrimonio personale spendibile e utile a chi ci proponiamo. È preferibile che i nostri contenuti siano prevalentemente pertinenti con il nostro ambito professionale, con anche qualche variazione sul tema e qualche parentesi della sfera personale che, se opportunamente calibrate, rendono il nostro profilo Linkedin, oltre che credibile e rassicurante, anche molto appetibile.

Profilo Linkedin efficace: ecco i principali accorgimenti.

Foto e immagini.

La foto del profilo deve essere convenzionale cioè rappresentativa della nostra Figura Professionale; nel contempo deve anche evidenziare il nostro elemento distintivo insieme al nostro lato umano, al fine di renderci immediatamente riconoscibili nel nostro ruolo ed anche capaci di emanare quel calore che ci fa ricordare e ci associa ad uno stato emotivo piacevole. La profile picture  deve essere sempre corredata dal nostro job title, (=il titolo del nostro lavoro) e integrata da una breve descrizione di quello che facciamo e perché lo facciamo; in pratica deve sintetizzare “la nostra promessa al target di riferimento” e deve essere uno slogan ad alto tasso di engagement che induce i visitatori a prenderci sul serio.

Le immagini legate alle nostre pubblicazioni devono essere pertinenti con il tema del post e sempre allineate con la nostra “promessa”. 

Le foto che riguardano la nostra sfera privata sono un complemento gradevole e dovrebbero immortalarci in situazioni nelle quali le persone si riconoscono volentieri, come il periodo natalizio o le vacanze, oppure immagini che ci vedono alle prese con un nostro particolare hobby e che quindi sono rivelatrici delle nostre peculiarità. 

Sezioni e pubblicazioni.

Le diverse sezioni del profilo sono molto importanti perché danno le informazioni che ci riguardano; attraverso le notizie presenti dentro questi spazi, mettiamo in luce i nostri punti di forza, la nostra storia e il nostro percorso; queste finestre aiutano molto il nostro posizionamento e ci offrono maggiori opportunità di apparire nei risultati di ricerca.

I nostri post devono avere come tema gli argomenti inerenti alla nostra professione e costituiscono la rassegna stampa del nostro know-how; devono essere ordinati in una linea editoriale che rispecchi la nostra” Vision” e devono possibilmente seguire una calendarizzazione sistematica: giornaliera, settimanale o mensile.

Condivisioni e interazioni.

Le condivisioni di contenuti dei nostri collegamenti sono un ottimo espediente per  fare rete e per questo dovrebbero riguardare argomenti che abbiano attinenza con la nostra filosofia di pensiero, oppure parlare di temi di portata sociale e di forte impatto, in grado di favorire aggregazione e condivisione di opinioni.

Le interazioni con gli altri post attraverso i nostri commenti ci danno la possibilità di esprimerci ulteriormente e di farci conoscere a più persone.  

La partecipazione a discussioni e a gruppi ci offre l’opportunità di fare rete coi i Pari, di apprendere nuove idee e opinioni, di condividere le nostre con gli altri ed anche di aumentare la nostra visibilità.

Tono di voce.

La scelta della modalità comunicativa, del tono e del registro linguistico deve essere fatta in base all’argomento, al target e soprattutto in base alle nostre attitudini; alcuni di noi preferiscono scrivere, altri mostrarsi e parlare in pubblico, con un tono confidenziale e diretto oppure più formale.

Outfit: “L’abito fa il monaco”. 

Scegliamo outfit adeguati per le immagini che postiamo e che ci ritraggono nei nostri contesti professionali, in modo da valorizzare e confermare il nostro job title; nei video in cui proponiamo la nostra professionalità indossiamo sempre “l’abito che identifica e comunica il monaco che vogliamo essere”, perché l’estetica e l’espressività del nostro modo di apparire, conferma la nostra competenza e soprattutto potenzia e avvalora il nostro messaggio (vedi Coaching d’immagine).

In estrema sintesi possiamo dire che l’attività di social personal branding su Linkedin deve mettere in atto una presentazione di sé stessi che sia attraente per catturare l’attenzione, ma soprattutto credibile per convincere chi si segue della nostra unicità, al fine di indurlo a sceglierci e a contattarci.